La Storia

L’Educandato Maria Adelaide, fondato nel XVII secolo dalle suore della congregazione di San Francesco di Sales a Palermo, ha subito varie trasformazioni, tra cui la costruzione di un convento nel 1735 progettato da Don Casimiro Agnetta. Nel 1779, Ferdinando III di Borbone trasformò il monastero in educandato per fanciulle nobili, richiedendo un ampliamento progettato da G.V. Marvuglia. Dopo conflitti tra le suore e le autorità, nel 1840 l’educandato fu separato dal monastero e gestito da una direttrice laica. Divenuto di proprietà statale nel 1888, l’istituto è oggi un monumento alla storia architettonica e sociale di Palermo.

La Storia

L’Educandato Maria Adelaide ha radici che affondano nel XVII secolo, quando, nel 1697, le suore della congregazione di San Francesco di Sales si stabilirono a Palermo. Dopo aver cambiato sede due volte, sotto la guida di una superiora francese proveniente da Annecy, decisero di costruire un convento su un terreno preso in affitto dai Padri Minimi del monastero della “Vittoria”, lungo lo stradone di Monreale. La prima pietra del complesso fu posta con una solenne cerimonia il 25 agosto 1735. Il progetto dell’edificio e la direzione dei lavori furono affidati a Don Casimiro Agnetta, un religioso domenicano, matematico e architetto, attivo nel XVIII secolo. A lui si deve non solo la costruzione del monastero di San Francesco di Sales e di una piccola cappella, che oggi funge da sacrestia, ma anche altre importanti opere a Palermo, come la Cappella della Madonna del Rosario nella Chiesa di San Domenico. Il convento, completato in soli tre anni, fu finalmente abitato dalle suore il 25 agosto 1738.
Il prospetto originale del convento era sobrio e severo, con tre ordini di finestre che permettevano la vista del cielo dall’interno. Il portale principale, incorniciato da colonne e un timpano spezzato, conferiva dignità all’insieme. Il cortile interno, circondato da un porticato ad archi, rappresentava un ulteriore elemento architettonico di grande pregio, che esprimeva uno stile barocco moderato e arioso, tipico dell’epoca. Nel 1779, Ferdinando III di Borbone decretò che il monastero ospitasse venti fanciulle nobili ma povere, affinché ricevessero un’educazione morale e pratica. Per adeguare l’edificio a questa nuova funzione, fu necessario ampliarlo
I lavori furono affidati a G.V. Marvuglia, che progettò una nuova ala a monte della chiesa, mantenendo la coerenza stilistica con l’edificio originale di Agnetta. Quando i lavori furono completati nel 1782, il complesso architettonico si presentava come un insieme armonioso di due ali simmetriche, a valle e a monte della chiesa. Nel corso del tempo, la gestione del monastero fu segnata da conflitti tra le suore e le autorità laiche, che avrebbero preferito un’educazione meno religiosa. Questo dissenso portò, nel 1840, alla decisione del governo borbonico di separare il monastero dall’educandato. Il monastero rimase nella parte più antica dell’edificio, mentre l’educandato fu trasferito nella nuova ala e affidato a una direttrice laica.
Dopo l’Unità d’Italia, nel 1863, l’Educandato subì ulteriori trasformazioni. Il Ministro della Pubblica Istruzione, Michele Amari, diede all’istituto un nuovo regolamento e lo affidò a un consiglio di vigilanza. Infine, l’Educandato fu intitolato a Maria Adelaide di Savoia, consorte di Vittorio Emanuele II. Con il passaggio dell’intero edificio alla proprietà statale nel 1888, furono avviati lavori di ristrutturazione che segnarono l’inizio di una nuova era per l’istituto. L’Educandato Statale Maria Adelaide non è solo un luogo di educazione, ma un monumento alla storia architettonica e sociale di Palermo. Ogni pietra, ogni cortile, ogni arco racconta una storia di devozione, trasformazione e adattamento ai tempi.

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Audioguide a cura degli studenti e delle studentesse del liceo dell’Educandato Statale Maria Adelaide
Anno scolastico 2024/2025